
Ma sto scherzando! E' solo un cappello con con i capelli attaccati... sapete ero ad Ibiza e il clima festaiolo e gogliardico ti portano a fare anche queste sciocchezze!
Ciao e a presto!
A proposito: cosa ne dite della regolarizzazione delle coppie di fatto? Non vi sembra un controsenso? A me francamente si! Due si mettono assieme perchè non vogliono avere vincoli di nessun tipo se non sentimentali! Sanno che se vogliono essere tutelati si possono sposare.... allora perchè regolarizzare le coppie di fatto? Non vi sembra illogico?
Fatemi sapere come la pensate.... senza paura!
A me piace una massima di W. Churchill "Posso non condividere le tue idee ma mi batterò fino alla morte perchè tu possa esprimerle!"
Ciao

4 commenti:
Sono stata battezzaeta cristiana ma non sono professante, per quanto creda in un Dio e abbia dei valori che possono coincidere con quelli cristiano-cattolici. Per quanto mi sforzi, non trovo in realtà molta differenza tra il matrimonio e la convivenza, ed è per questo che mi sposerei solo per convenienza. Non credo che la scelta della convivenza sia da far coincidere con uno scarso sentimento o un tentativo di "preservarsi da evntuali problemi". Questo non toglie quanto sia sicuramente molto piu' facile, nel caso di rottura, districarsi da una situazione piuttosto che dell'altra. Ma la convivenza e il matrimonio implicano un severo impegno. C'e' gente che si sposa e non e' sicura comunque di quello che fa.
Ma puo' essere anche l'amore a cambiare. E questo e' un altro discorso.
Ps.Vieni sul mio blog se mi vuoi contattare, cosiì ti ritrovo. Bye!
Ti dirò... io non la metterei su un piano sentimentale, anzì! La mia considerazione è proprio oggettiva ed in un certo senso è a sostegno di chi decide di convivere: due si "uniscono" solo con il loro affetto, sentimento senza volere vincoli legali che non ritengono necessari. Il matrimonio, di solito inteso come sacramento cristiano, è il concetto elevato della cosa ma non è la soluzione giusta per definizione. Sono d'accordo nel dire che anche la convivenza è un "severo" impegno ma spesso è meno severo del matrimonio. Molti affrontano la cosa per la serie "proviamo a vedere se va...". Questo è sintomo del fatto che alla base non c'è convinzione, non c'è determinazione, non c'è voglia di creare e portare avanti un progetto. Esistono società con un socio solo? Comunque, per non essere prolisso, dico: volgiono convivere? Bene ma per la legge non possono essere considerati una famiglia e non possono altresi reclamare il diritto di adottare figli e questo soprattutto nell'interesse degli stessi che alla fine sono sempre gli unici a rimetterci. Nel mondo d'oggi ci vuole più consapevolezza, soprattutto da parte di "noi" giovani!
Un bacio
Per il discorso dei figli mi ritengo in accordo completo. Per quanto, purtroppo e comunque, molti ritengano il matrimonio un impegno dal quale ci si può svicolare con facilita'. E non esiste il vincolo legale. Chi ci fa più caso? Il divorzio sarebbe solamente un metodo di rottura più costoso, la separazione comunque più scomoda.
Non credo che il problema di fondo sia quello di scegliere di consacrare un determinato sentimento o di renderlo valido per la legge, per se stessi o per gli altri. Penso che il vero problema sia la pigrizia che esiste in noi nel crescere un rapporto. L'Amore e' come una pianta: dovrebbe essere coltivato e curato giorno per giorno, sentito e portato avanti con maturità e passione. Dovrebbe essere affrontato in ogni suo piccolo problema per evitare che le radici prendano direzioni sbagliate. Purtroppo la routine di tutti i giorni, il lavoro e i vari problemi che oramai assillano ogni uomo, dal riccone al tipo che lotta per arrivare a fine mese. Alle volte e' difficile affrontare con impegno una cosa da curare. E lasciamo scorrere, fino a farlo diventare trasparente. Fino ad arrivare ad essere indifferenti all'altro, ad abituarci.
Per quanto riguarda il "vediamo come va"...mah, forse lo prenderei così anch'io all'inizio. Per quanto impegno tu ci possa mettere, non saprai MAI e poi MAI come potresti vivere con una persona finchè non lo farai. Le eventuali vacanze trascorse insieme non hanno molto significato in proposito. Potresti scoprirti davvero diverso e incompatibile. Sposarsi senza un periodo di convivenza lo riterrei inopportuno e assurdo.
Se poi mi devi fare come discorso quello della "famiglia"...bhè, dipende dai valori che ad essa attribuisci. Per me una famiglia non e'tale perche' e' sancito da una carta, ma per l'apporto d'amore dei suoi membri.
Cosa sarebbe piu'"famiglia", secondo te, tra una i cui componenti, stanchi l'uno dell'altro, ma sposati, convivono nella stessa casa senza condividere amore ma solo soldi e due che convivono e basta ma si amano e cercano di fare di tutto per creare e mantenere vivo il sentimento?
"La mia considerazione è proprio oggettiva"
Non cerdo si possa parlare di oggettività...non credi? :=)
Scusa, ma ci sono anche coppie sposate che credono in quello che hanno fatto, che continuano nel loro progetto e ci sono coppie che convivono e si tradiscono continuamente... è ovvio che posta una regola c'è sempre un'eccezione.. ma viva Dio dobbiamo rispettare delle regole se non civili almeno morali. Non voglio fare il moralista ne tanto meno voglio giudicare alcuno, l'unica cosa di cui sono fermamente convinto è che se un bambino cresce in un "ambiente" con due papà o con due mamme... certamente avrà una visione della vita molto diversa da come è nella realta. La sociologia ci insegna che la sessualità è un fatto culturale (neanche io ci credevo... ma se ci pensi pochi animali sono omosessuali) e quindi se la cultura delle nuove generazioni potesse essere quella di una società comunemente composta di coppie non-etero, credo avverrebbe una rivoluzione che mi troverebbe molto schierato contro. Tutto ciò per dire che dobbiamo avere dei valori, dobbiamo credere in noi stessi e nelle persone che amiamo. Bisogna saper CONVIVERE nel vero senso della parola: VIVERE ASSIEME e INSIEME! Mi piacerebbe capire perchè tante coppie che convivono, quando hanno dei figli si sposano... questo è ammettere che non si vive nel giusto... se non per loro... per i figli... e ritorniamo sempre a capo. E' ovvio che un matrimonio costa sia in termini economici che in termini psicologici: ma nessuno ci obbliga a farlo. Quando trovi la persona giusta... non hai molti dubbi sul dafarsi.. e ci sono molte strade per farlo anche poco costose. Si può sposarsi comunque anche senza convivere: la convivenza è solo una comodità anzi una convenienza economica... perchè tra tutti quelli che conosco che convivono, la maggior parte aspettano solo i soldi necessari.
Infine... non credo neanche io che una famiglia sia tale perchè sancito da una carta... ma credo che sia il pilastro della nostra società non chè della nostra costituzione. Non sono un cattolico frequentante, ci credo e basta. Non sono bigotto e in tutta sincerità per me famiglia significa una coppia di genitori (madre e padre) ed uno o più figli come base. Due mamme, due papà... SONO SOLO FINI A SE STESSI...se vogliono dei figli.. sono assurdità... e come voler far crescere un pino in una serra.. non verrà mai su bene!
Ciao
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