Questo weekend sono stato in montagna.... mi sono sparato un po' di km ma soprattutto un 6 ore di coda in autostrada per tornare... Evviva le partenze intelligenti!
Bene, mi sono recato a Villandro, un paesino disperso vicino Bressanone. La prima cosa che mi è saltata all'occhio è che se nelle grandi città la gente del posto comunica abbastanza bene in italiano, quando si va fuori (Masi per esempio) sembra di essere in Germania! La gente proprio non spiaccica parole in italiano e tanto meno si sentono di essere tali. Perchè? Loro motivano la cosa dicendo che sono in Italia solo perchè dopo la guerra, questi territori sono stati ceduti come "bottino" di guerra. Io credo sia perchè si sentono più tedeschi che italiani. A parte il fatto che la cosa mi lascia un po' di amaro in bocca, in quanto si parla tanto di Italia unita e poi non si fa nulla per queste cose. Si parla di federalismo, di devolution e poi ci troviamo ad avere già delle situazioni così precarie. Non capisco perchè le cosiddette "autonomie locali" non vengono interpellate ai fini della unità nazionale. Il problema è che loro vorrebbero essere tedeschi ma la germania non li vuole!
In ogni caso, sembra di essere in un'altra nazione. Già la lingua fa la sua parte, poi le città sono così stranamente ordinate, la gente tranquilla e cordiale... non ci sono extracomunitari... insomma un'isola felice...
Allora vi dico.... tutte le regioni dovrebbero essere a Statuto Speciale.
... e siamo punto a capo....
9 commenti:
Ripercorrendo la storia italiana si puo' notare come la nostra nazione sia sempre stata suddivisa in staterelli con autonomia propria. Il nostro e' uno stato davvero giovane, dato che l'unita' d'Italia e' stata raggiunta nel 1861 e poi nel 71. Per sentire uno stato "unito" sarebbe indispensabile avere tradizioni, storia, credenze comuni. In realta' non e' proprio cosi'. Ci sono molte differenze tra le varie citta', figuriamoci tra le regioni. Pensa a Nord e Sud: tralsciando il discorso di maggior differenziazione (1 per lo piu' agricolo, l'altro piu' industrializzato), si possono notare delle sostanziali differenze tra il modo di concepire la donna, la famiglia, gli amici, il lavoro, il cibo. I sociologi sono concordi nel definire come "non esista una vera nazione Italiana" nel senso di come il termine "nazione" viene inteso in sociologia -"ma una cultura italiana".
Per quanto concerne gli stati autonomi, invece...bhe', chi glielo fa fare di cambiare dato che i soldi li prende la regione e vengono investiti tutti li' piuttosto di essere persi (e mi perdoninoi Romani) nella Roma ladrona? :)Che poi si sentano piu' tedeschi che italiani...bhe', questo e' un discorso che si dovrebbe approfondire...dipende dalla visione del mondo che si ha. A parte che secondo me gli italiani sono campanilisti quando sono all'estero...io mi sento prima di tutto cittadina mondialglobalizzata, poi italiana. Men che meno veneta. E poi io sto tenendo per andare in Trentino con il mio paese.
Pero' vorrei dire una cosa...non credo sia molto apprezzabile e, anzi, mi preoccupa un po' il tuo discorso sugli extracomunitari...ognuno pensa come vuole, ma non predicare unita' quando fai differenze tu...
ciao :)
Ma io non predico unità!? Avrò usato le parole sbagliate... ma dicendo "non ci sono extracomunitari.." volevo solo riferirmi al fatto che non ci sono vu cumprà o zingari. Quelli che ho visto erano perfettamente integrati, nel senso che sembravano cittadini ordinari e non degli accattoni. Affianco all'albergo c'è un cantiere con tanti muratori slavi. Se poi vogliamo dirla tutta, io le differenze le faccio, eccome: non è che sono contrario agli extracomunitari in toto... la nostra regione è stata prolifica di essi a inizio del secolo scorso.. e oggi ne riceviamo molti. Non sono d'accordo, però, con il falso pietismo che si ha nei loro confronti: tutti dicono "bisogna accettarli...bisogna integrarli..." e tante belle altre parole, ma se il giorno dopo si trovano una roulotte di zingari sotto casa, la prima cosa che fanno è quella di chiamare carabinieri o polizia. Io vorrei... anzi pretendo, visto che non ho solo doveri in questa nazione, che ci sia più rispetto per chi abita quà e non che vengano
sempre messi gli interessi degli altri davanti ai miei. Non voglio sentirmi il sangue che bolle nelle vene perchè un idiota fa causa allo stato dato che in un aula di una scuola materna è affisso il crocifisso e suo figlio è musulmano! Ma scherziamo? Io non ho mai avuto la pretesa di andare in India e chiedere di togliere la statua di Visnù perchè offende la mia "cristianità".
Ci sentiamo Italiani all'estero dici... si? Io mi sento sempre lo stesso e mi incazzo da morire quando dicono "Ah Italia, pizza, mafia..." e rispondo "si quella è Italia... io però sono Veneto!"
Penso sia corretto dire che "esiste una nazione Italia... ma non una cultura italiana!". Come hai scritto tu, ci sono troppe differenze e poca voglia di limarle.
Invece, ora mi devi spiegare tu una cosa: non ti sembra un controsenso dire di essere mondialglobalizzata, ma lotti per portare il tuo paese sotto un'altra regione? Non sarebbe più corretto lottare per migliorare le cose e non fuggire dove non ci sono problemi?
Cosa significa "mi sento mondialglobalizzata, Italiana e men che meno veneta"? Questo mi spiace... avrei preferito più veneta che italiana... ma ognuno la pensa come vuole.
Io mi sento molto fiero di essere veneto: i valori del lavoro, della famiglia, dell'amicizia, del darsi una mano mi piacciono, li sento miei e me li porterò sempre dietro.
Per finire: non predico l'unità... anzi. Sono convinto che è giusto evidenziare le differenze, solo in questo modo si riescono a trovare i pregi ed i difetti delle cose. Il mondo globale mi piace, soprattutto economicamente... Per i No-Global provo solo disgusto e pena.
Ciao Trentina
PS: niente di personale... è troppo superficiale parlare di questi argomenti con questi mezzi. Probabilmente la pensiamo allo stesso modo.
hei....sto ancora aspettando.....
allora....chi conosci???
....curiosissima.....
:)))
"Per finire: non predico l'unità... anzi. Sono convinto che è giusto evidenziare le differenze, solo in questo modo si riescono a trovare i pregi ed i difetti delle cose."
vs.
"Non capisco perchè le cosiddette "autonomie locali" non vengono interpellate ai fini della unità nazionale."
So benissimo che potrebbe risultare un errore voler estrapolare una/due frasi in questa maniera...ma per quello che il mio "pensiero" logico riesce ad indicarmi,una di queste frasi forzatamente esclude l'altra...
Bene, siccome nemmeno ci vivi in una realtà come quella che hai descritto a colpi di luoghi comuni (esattamente come quelli di italiano= pizza, pasta e mandolino!) sarebbe oppurtuno scegliessi come ti piacerebbe avere il luogo dove comunque vieni a passare le ferie o i fine settimana prima di prendere una (o l'altra) posizione.
Niente di personale Varenne, è solo che uno (come tu all'estero) magari si stufa di sentire giudizi e commenti sulla terra nella quale è nato e cresciuto da parte di chi ci viene a visitarla e pretende di volerla conoscere pure meglio...
Vedi tu!
Cmq, qua la mano, piacere! :o)
E' stato proprio un errore estrapolare le frasi in quel modo. Non sono sicuramente un controsenso e ti spiego perchè:
1. evidenziare le differenze non significa condividerle... solo evidenziarle. Serve a capire, a conoscere ciò che interessa.
2. interpellare le autonimie locali non significa togliere loro autonomia.
Poi non credo tu abbia letto bene la mia opinione: non sono stato offensiovo nei confronti VOSTRI... anzi ho detto che sembrava un'altra nazione da quanto fosse tenuta bene.
Quà la mano... dici. Credo invece tu ti sia sfogato con me non a ragione.
Ciao
Si, mi stà bene il fatto che estrapolare le frasi possa essere stato un errore ed infatti l'avevo già messo in conto nel mio intervento.
Sul fatto che le frasi che hai scritto "sicuramente" non siano un controsenso a me qualche dubbio rimane se permetti...
Anche perchè nell' evidenziare le differenze(invece di evidenziarle e basta) hai tirato in ballo un giudizio di merito, hai cercato di valutarle qualitativamente ("..solo in questo modo si riescono a trovare i pregi ed i difetti delle cose"). La valutazione di merito non corrisponde ad un evidenziatura, almeno per me. A questa "evidenziatura" si aggiunge la scelta forse un pò infelice del tuo post "Tedeschi all'estero o Italiani in prestito?", che anche non aiuta a far trasparire che si tratta di esposizione del tutto obbiettiva.
"Io credo sia perchè si sentono più tedeschi che italiani. A parte il fatto che la cosa mi lascia un po' di amaro in bocca, in quanto si parla tanto di Italia unita e poi non si fa nulla per queste cose."
Con questa frase sicuramente non offendi me Varenne, io sono un bastardo (nel senso che mio padre era italiano e mia madre invece è di madrelingua tedesca). Ma è rischioso esporre un opinione di questo tipo. Delle persone che magari hanno perso dei parenti, amici,...durante il periodo fascista seguito all'annessione del Alto Adige nel 1919 potrebbero "vederla" diversamente e sentirsi invece offesi...
So che è contropoducente parlare in questa maniera, veramente. Il tono deciso non fà trasparire il fatto che sono assolutamente tranquillo e che non cerco nessuno con cui sfogarmi (con o senza ragione). Sarebbe stato decisamente meglio trovarsi ad un tavolo, con un buon bichiere di vino e sono sicuro che ci saremmo resi conto immediatamente di essere due persone intelligenti, che interagiscono tra loro per conoscere e crescere.
Il quà la mano è sincero...come le mie parole!
Sarebbe divertente un giorno conoscersi!
Saluti
patrick
L'amaro in bocca è per il dispiacere non per l'ira....Non voglio offendere nessuno, anzi.
Beh.... mi farebbe proprio piacere conoscerti!
E come hai detto tu con un buon bicchiere di vino: anzi due, uno veneto ed uno trentino!
Quà la mano.. amico
Ciao
Federico
Per dio!!
Se la cosa sta così, direi che ci portiamo una paio di bottiglie, e qualcosa da qualcosa da mangiare...
Il modo migliore per socializzare!!
:o)
Mai dire mai!!
;o)
Ciao Federico, alla proxima!
Oh, ma allora esisti ancora????
:)
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